giovedì 21 novembre 2013

Maltagliati di semola al cinghiale e cavolo romano



Al raduno del forum Cucina Italiana, organizzato da Diana Monaco nella sua splendida Bordighera, questo succulento piatto era stato proposto e cucinato da Maria Toti, cara amica made in Tuscany, della quale ho già parlato diverse volte, soprattutto in occasione del mio contest "Ti cucino a fuoco lento" al quale lei ha dato un importante contributo.
Un primo piatto di grande sostanza, molto saporito che ho amato immediatamente e che da allora ho sempre pensato di rifare. Quale momento migliore se non il contest di Mangiare Matera?

Ho preparato i maltagliati con la semola Senatore Cappelli, m e r a v i g l i o s a !!!
Il suo nome deriva in onore del senatore abruzzese Raffaele Cappelli, promotore nei primi del novecento della riforma agraria che ha portato alla distinzione tra grani duri e teneri.
E' un grano antico, riscoperto e rivalutato come cereale d’eccellenza, grazie alle sue particolari caratteristiche, quali l'alto contenuto di aminoacidi, vitamine e sali minerali che lo rendono molto digeribile.
Il grano Senatore Cappelli è prodotto esclusivamente mediante coltivazione da agricoltura biologica in una zona collinare incontaminata dell’entroterra lucano, senza subire le alterazioni delle tecniche di manipolazione genetica dell’agricoltura moderna, che sacrificano sapore e contenuto tradizionale a vantaggio di rendimento elevato.

Questa è la mia ricetta per Mangiare Matera e per inciso, Maria con questo primo ha vinto alla sua partecipazione alla Prova del cuoco. Mi porterà fortuna?? :)))

Maltagliati di semola al cinghiale e cavolo romano

Per due persone (intese come due buone forchette!!):

Per i maltagliati:
150 gr. di farina di semola Senatore Cappelli
50 gr. di farina di farro Mulino Marino
2  uova bio

Per il condimento:
200 gr. di sottofiletto di cinghiale
50 gr. di lardo di colonnata
1 scalogno
½ palla di broccolo romano (cavolfiore pagoda)
olio evo
sale e pepe q.b.
parmigiano reggiano



Preparare la pasta per i maltagliati:
Mischiare bene le due farine, tenendone da parte un po' e aggiungerla nel caso serva. Impastarla con le due uova intere, fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. Far riposare l’impasto sul tagliere per mezz'ora circa,coperto con una tazza di ceramica. Tirare la sfoglia non molto sottile, lasciarla asciugare come per fare le tagliatelle, poi arrotolarla e tagliarla grossolanamente.
Preparare il ragù:
Sbollentare velocemente le cimette del broccolo romano in acqua salata, in modo che rimanga croccante, scolarle, tagliare in due quelle più grosse e tenerle da parte. Non buttare l'acqua di cottura che servirà per cuocere la pasta.
Tagliate a coltello a piccoli pezzettini il sottofiletto di cinghiale, tritare la cipolla e il lardo. In una padella (meglio il Wok) mettere 1 cucchiaio di olio evo, la cipolla ed il lardo e far insaporire; appena la cipolla è appassita ed il lardo sciolto, aggiungere il cinghiale, salare e farlo cuocere mescolando spesso, aggiungendo all'occorrenza qualche cucchiaio di acqua di cottura. Cuocere fino a quando i bocconcini di cinghiale diventano teneri e il tempo dipende molto dalla carne in se. Calcolare almeno tre quarti d'ora. 
Aggiungere al ragù le cimette di cavolo. Cuocere i maltagliati nell'acqua di cottura del cavolo romano e scolarli al dente.
Versarli nel wok e mantecarli con un pezzetto di burro.
Servirli con parmigiano reggiano.



Con questa ricetta partecipo a Mangiare Matera.





3 commenti:

  1. Maria è una garanzia e noi lo sappiamo benissimo, quindi la sceltadi questa ricetta la condivido pienamente. Ricetta che sa di buono e che hai interpretato al meglio.

    Fabio

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  2. Piano piano, arrivo con la pubblicazione. :) Grazie per la ricetta e in bocca al lupo per il concorso.

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  3. Ciao...bella ricetta. Il cinghiale mi piace molto, ma credo di non averlo mai mangiato in una versione in "bianco"...Pensa che sono circondata da cinghiali nel bosco, am in macelleria non si trova mai...un bacio cri

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