mercoledì 24 marzo 2010

Passatelli di fossa con crema di asparagi.

Tra i due litiganti il terzo gode, ovvero tra tortellini e cappelletti in assoluto prediligo i passatelli.

In famiglia sono sempre stati l'opera magistrale di mio padre. Da bambina quando li preparava, lo osservavo con l'acquolina in bocca, ma con grande attenzione. Mi teneva impegnata spiegandomi passo per passo quello che faceva e ogni volta che si distraeva, rubavo un pezzetto di parmigiano o di impasto una volta pronto. E lui, a cui in realtà non sfuggiva nulla, si girava di scatto verso di me e mi diceva : "Fischia Sabrina!" , perché fischiando avrei avuto la bocca impegnata e non dal parmigiano!

Come ogni ricetta regionale anche i passatelli subiscono delle modifiche da zona a zona e da tradizioni familiari, c'è chi aggiunge la buccia del limone tritato, oppure un po' di farina o di mortadella. Ma per ottenere passatelli che non si rompono durante la cottura, i trucchi sono uguali per tutti. Il pane deve essere di tipo comune, raffermo di qualche giorno, senza crosta e grattugiato finemente e uniformemente, è importante che non rimangano pezzetti più grossi, quindi consiglio di setacciarlo. Stessa cosa vale per il parmigiano, prediligere una stagionatura di almeno 18 mesi, 24 è l'ideale. L'impasto deve risultare ben sodo.

Questa è la ricetta base per i passatelli del mio babbo Dante.

Ingredienti per 2 persone :

gr. 120 di parmigiano grattugiato
gr.120 di pane grattugiato
2 uova grosse
noce moscata a piacere

Rompere le uova in una ciotola e disfarle con la forchetta. Spolverare con la noce moscata. Aggiungere il pane e il parmigiano e impastare velocemente. Se l'impasto rimane troppo morbido, aggiungere un altro po' di pane.
Lasciarlo riposare coperto con un canovaccio di tela per un'ora.
Formare tre palle di impasto e schiacciarlo con l'apposito attrezzo o in mancanza di questo con uno schiacciapatate a passo grande.
Far bollire un ottimo brodo di carne, buttare i passatelli e una vola che salgono in superficie, spegnere la fiamma, coprire con il coperchio e servire dopo 5 minuti.

Confesso che pur amandoli tanto in brodo, anche asciutti sono fantastici e si addicono di più alle stagioni calde. La mia variazione sta anche nell'impasto. Ho voluto giocare con un altro prodotto doc tipico delle nostre zone, il formaggio di fossa e questo è il risultato.

Passatelli di fossa con crema di asparagi.

passatelli

Ingredienti per 2 persone :

gr. 60 di parmigiano grattugiato
gr. 60 di formaggio di fossa
gr.120 di pane grattugiato
2 uova grosse
noce moscata a piacere

1 mazzetto di asparagi freschi
1 cipollina bianca
foglioline di maggiorana fresche
brodo vegetale
olio evo

Preparare i passatelli come ho spiegato precedentemente. Mettere a bollire il brodo vegetale.
Pulire gli asparagi dalla parte dura e cuocere al dente quelli più grossi, circa un terzo, nel brodo bollente.
Scaldare due cucchiai di olio evo in padella, imbiondire la cipolla e aggiungere il resto degli asparagi tagliati a piccole rondelle. Farli insaporire con le foglioline di maggiorana, bagnarli con un po' di brodo e lasciarli cuocere per qualche minuto. Frullarli a crema.
Scolare gli asparagi dal brodo con la ramina e tagliarli in due dalla parte della lunghezza.
Riportare ad ebollizione il brodo e cuocere i passatelli. Una volta a bollore, scolarli, passarli nella padella con gli asparagi bolliti, impiattare subito e condire con la crema.

La variante del formaggio di fossa mi piace molto con questo condimento, i passatelli hanno un sapore più piccante che si ingentilisce con la dolcezza degli asparagi.

Potrebbe essere un primo piatto particolare per il giorno di Pasqua.
Un bacio e alla prossima.

Sabrina

venerdì 19 marzo 2010

In attesa della primavera e La coda di rospo all'arancia di Pepe Carvalho.

E qua cadrò nella banalità e nei luoghi comuni, ma di un inverno tanto lungo, rigido ma soprattutto così grigio proprio non ne ho memoria. La neve si è contata copiosa almeno sette volte in tre mesi, nonostante la temperatura si sia alzata, se ne incontrano ancori cumuli neri e sporchi qua e la. Le giornate di sole si sono contate sul palmo di una mano. E lui mi è mancato più di tutto, il caro caldo adorato sole. Sono come le piante, necessito di fotosintesi per vivere, sono una donna solare, il grigiore a lungo andare mi intristisce.
Ma...shhhhhh...lo dico piano piano per non rompere l'incantesimo: questa è stata una settimana assolutamente primaverile, la natura si sta risvegliando, i miei narcisi e i giacinti in giardino emanano un profumo inebriante ed io comincio finalmente a respirare.
Domani è il primo giorno di primavera e dato che abbiamo avuto un vero inverno, magari ci sarà una vera primavera, alla faccia del "non esistono più le mezze stagioni"...!

E allora...basta cibi calorici che in questi mesi mi hanno aiutata a combattere il freddo, ma mi hanno anche regalato tre bei chiletti in più. E' arrivato il momento di piatti light ma gustosi e di corse rigeneranti nel parco.

L'idea di questo piatto me l'ha suggerita una cara amica del forum di Cucina italiana, Silvia, che ritrovo su Facebook e, amando particolarmente il pesce, rimango colpita dalla foto pubblicata di questo piatto cucinato da lei. Così le chiedo la ricetta. Ed eccola qua. Ve la consiglio caldamente, se già non la conoscete, perché è veramente squisita.

la prima volta che l'ho prepaparata, ho utilizzato la ventresca, anche perché Silvia mi ha detto che nella ricetta originale non è specificato il tipo di pesce, quindi presumo che, a seconda del proprio gusto, si possa adattare al pesce preferito.

Riporto pari pari la ricetta come Silvia me l'ha insegnata, ho solo apportato qualche piccola variazione, aggiungendo le bacche rosa dello schinus, dette anche falso pepe e la cipolla sotto suggerimento di un caro amico chef siciliano.



La coda di rospo all'arancia.

(Manuel Vasquez Montalbàn - Le ricette di Pepe Carvalho)


coda-di-rospo-all'arancia

Ingredienti :

1 coda di rospo di circa 1 chilo e mezzo
2 cucchiai colmi di prezzemolo tritato
3 arance dolci e 1 aspra
4 spicchi d'aglio
1 piccola cipolla (nella ricetta si Silvia non c'è)
1 cucchiaio di bacche rosa (anche queste non ci sono...)
zafferano
1 cucchiaio raso di maizena (ho usato la farina)
sale, olio evo

Per il contorno :
5 carciofi
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
sale e olio evo

Pulire i carciofi e immergerli in acqua e limone. Tagliarli a fettine molto sottili. Scaldare l'olio in padella con l'aglio schiacciato e cuocere i carciofi a fuoco alto, in modo che rimangano belli croccanti. Insaporire con sale e prezzemolo tritato.

Ho usato la pescatrice perché è un pesce molto buono (Carvalho lo usa molto spesso) anche se non è il mio preferito per il discorso del mercurio, ma basta non mangiarlo troppo spesso ...
Spremere le arance e immergere le bacche rosa nel succo.
Togliere la pelle al pesce e tagliarlo a fette. Cuocerle in una casseruola con olio ben caldo e indorarle leggermente. Toglierle delicatamente e disporle in un tegame. A parte, in una padella, soffriggere gli spicchi d'aglio tritati finissimi (io ho solo schiacciati per insaporire l'olio, poi a fine cottura li ho tolti) con la cipolla. Quando saranno ben dorati aggiungere il prezzemolo pestato nel mortaio e buttare tutto insieme nella casseruola col pesce, insieme al succo delle arance e il sale. Mettere sul fuoco. Dopo qualche minuto di ebollizione si pesta lo zafferano e lo si mescola con un cucchiaino raso di maizena, si diluisce il tutto accuratamente con un po' d'acqua, si unisce al pesce e lo si lascia cuocere pochi minuti.
Servire con i carciofi croccanti.

Sabrina


domenica 14 marzo 2010

99 colombe e un esempio encomiabile di solidarietà.




Da un'idea di Artemisia e Lydia è nato il blog 99 colombe .

A causa del terremoto d'Abruzzo del 6 aprile 2009, un'azienda storica di L'Aquila, attiva dal 1835, Le Sorelle Nurzia, famosa per i suoi storici torroni ma che produce anche colombe, biscotti e uova pasquali, sta passando un momento di comprensibile difficoltà, anche perché il loro mercato è prettamente locale. L'idea è quella di far conoscere l'azienda e i suoi prodotti anche fuori del suo territorio tradizionale.




A questo scopo nasce un progetto che chiede a tutti i bloggers di partecipare, pubblicando il 6 aprile, giorno del primo anniversario del terremoto d’Abruzzo, una ricetta che utilizzi uno dei prodotti dell'azienda Sorelle Nurzia o che possa accompagnare un suo prodotto.

L'iniziativa sta riscuotendo un enorme successo. Tante amiche e amici si sono mobilitati dando la loro adesione anche tramite un fan club su
Facebook che nel giro di una settimana conta di quasi 700 fans!

Chiedo a chi mi legge se è anche su
Facebook di visitare la pagina in oggetto, ma anche il sito delle Sorelle Nurzia, dove si possono trovare tutti i prodotti che producono e che si possono ordinare tramite mail .



Pubblico di seguito anche il listino prezzi (cliccare sopra per visionarlo al meglio).

Condizioni di vendita:
- Spese di trasporto, € 5,00 per ogni spedizione (ma se si superano i 150 €, la spedizione è gratuita).
- Pagamento: anticipato, oppure
contrassegno.
- Consegna immediata.

Per il pagamento anticipato, potete fare un bonifico utilizzando questi estremi:

BANCA POPOLARE DI SPOLETO
AGENZIA DI L’AQUILA
IBAN: IT 30 M 05704 03600 000000000050
SWIFT CODE / BIC: BPSPIT 3S

Per vedere i prodotti, andate sul sito www.sorellenurzia.it

Per ordini o
info: mara.sorellenurzia@gmail.com




Ringrazio di cuore Artemisia, Lydia e Le sorelle Nurzia per l'opportunità che mi danno di partecipare a questa meravigliosa iniziativa. Ne sono veramente onorata. Un abbraccio immenso.

Sabrina




sabato 13 marzo 2010

Il sogno si è avverato e il Pollo alle noci caramellate


Non potevo tornare che in questo giorno.

Oggi è un anno che ho cominciato a scrivere il mio blog.


Ero partita con tanto entusiasmo, con la convinzione di non mancare un appuntamento, di pubblicare con continuità. All’epoca svolgevo un lavoro che mi lasciava tanto tempo libero, ma che non mi dava nessuna soddisfazione, non mi sentivo realizzata e quando sono in questo stato d’animo, divento inconcludente, apatica e anche un’avventura bellissima come questa, aveva perso il suo smalto, non ero in grado di seguirla come desideravo.

Rientrata al lavoro dopo le ferie d’agosto, mi sono resa conto di essere arrivata al limite e se volevo cambiare le cose dovevo rischiare.

Allora ho fatto quattro chiacchere con la mia cara amica Roberta, con la quale collaboravo già nel tempo libero e insieme abbiamo deciso di provarci seriamente e di trasformare quella che prima era solo una passione, in un vero lavoro.

Abbiamo cercato una location in centro a Bologna...mamma mia cos’era..! Insieme all’aiuto di parenti e amici l’abbiamo trasformata. Ci siamo divertite a scegliere i colori delle pareti, siamo andate per mercatini alla ricerca di oggetti particolari per arredarla e il risultato è stato sorprendente, una deliziosa boutique (così mi piace chiamarla) dal sapore parigino! Beh un po’ di modestia è d’uopo..del resto come si dice... ogni scarrafone è bello a mamma sua..!

Finalmente dopo tanta fatica, il 6 dicembre abbiamo aperto e tutti i nostri sforzi e le nostre fatiche sono state ripagate.


Ora che la mia vita ha preso il giusto ritmo, ho di nuovo voglia di riprovarci con il mio blog e mi impegno con me stessa a scrivere almeno una volta la settimana, anche se il tempo libero ora è veramente ridotto. Capiterà che non scriverò solo di cucina..la mia piccola cucina...ma anche di biocaminetti, di oggetti d’arte, di cornici antiche, di profumi e di tutti quei balocchi che fanno parte delle mie passioni.


Dedico questo post a Roberta, la mia dolcissima amica, una donna piena di estro e di entusiasmo che ha creduto in me e in questa avventura e ha permesso di trasformare un sogno in realtà.



Perchè Fusion non diventi Confusion, ovvero Pollo alle noci caramellate

di Julie Andrieu.



pollo-alle-noci-caramellate


Ingredienti per 4 persone :


gr. 500 di petti di pollo

1 cucchiaino di aglio tritato

1 cucchiaio di zenzero fresco tritato

gr. 100 di noci

2 cucchiai di olio evo

2 cucchiai di aceto di sherry o sherry

2 cucchiai di salsa di soia

1 cucchiaio di zucchero di canna


Tagliare il petto di pollo a strisce e spolverarle di maizena (io ho usato la farina bianca).

Scaldare l’olio in una padella capiente o wok. Cuocerle per 5/6 minuti a fuoco vivo, toglierle con la schiumarola e tenerle da parte.

Mettere nella padella le noci, l’aglio e lo zenzero e cuocere per un paio di minuti. Versare la salsa di soia, lo sherry e lo zucchero e lasciare caramellare per un minuto. Unire i filetti di pollo, mescolare per insaporire e servire con broccoli al vapore e riso basmati.


Sabrina