lunedì 13 luglio 2009

La Pignatta e Gli spaghetti al profumo di aringa e pinoli.

Chi l'ha detto che a Bologna non c'è un ristorante decente? Per me è l'esatto contrario, da quando vivo in questa città la maggior parte delle volte ho trovato posti di livello, anche con un buon rapporto qualità prezzo.

Oggi voglio parlare di un ristorante al quale sono particolarmente legata, La Pignatta.
Questo locale aperto fin dal secolo scorso era una vera e propria istituzione per i viandanti e i commercianti che arrivavano a Bologna e percorrevano le strade adiacenti alle mura.
Era consuetudine per i frequentatori della locanda chiedere all'oste :"Cus al boi in tla pgnata?" (Cosa bolle in pentola/pignatta). Da qui trae spunto la denominazione La Pignatta che la nuova gestione ha scelto di apporre al ristorante.

Ci sono tornata recentemente in occasione del consueto incontro mensile con le mie amiche bolognesi del forum di Cucina Italiana, Irene, Giulia e Sara e i rispettivi mariti.

Ecco cosa abbiamo gustato :
per tutti un antipasto di crudo di storione, pesce spada, tonno rosso, salmone, con al centro una insalatina di mare. Veramente ottimo, soprattutto per me che non mangio crudo!
La scelta dei primi è veramente ampia e sfiziosa. Non esiste la carta, ma è l'oste che ce li illustra uno ad uno. Dopo averci pensato molto, optiamo per : Foglie di olivo (una sorta di maccheroncini al torchio) con fiori di zucca e cuori di carciofo, Gnocchetti bianchi e verdi al profumo di basilico e ragout di cernia, Spaghetti al torchio con aringa e pinoli, Orecchiette con broccoli gamberi rosa e pancetta arrotolata leggermente piccanti il tutto annaffiato da un vino bianco siciliano il Grillo Salgalaluna.
Per secondo Catalana di astice, Moscardini in umido con fagioli e Fetta di tonno in salsa di capperi e acciughe. Come vino abbiamo proseguito con un Sauvignon Collio e una Ribolla Collio.
Per finire i dolci : Sorbetto di mela verde con Calvados, Sorbetto al caffè, Crema catalana, Gelato di crema con frutti di bosco freschi, Piccoli cannoli siciliani offerti dalla casa con biscottini assortiti e limoncello.

La serata è volata via in un baleno, opinione di tutti che le proposte assaggiate sono state tutte meritevoli di lode. Un ristorante a Bologna dove offrono pesce di prima qualità, preparato in modo veramente sfizioso e originale. Da provare assolutamente.

Gli spaghetti al profumo di aringa e pinoli.

spaghetti-al-profumo-di-arringa

Gli spaghetti al torchio con il profumo di aringa e pinoli, mi sono piaciuti da morire e visto che mi avanzava un pezzetto di aringa nel frigo, ho provato a farli e devo dire che il risultato è stato eccellente.

Ingredienti per 2 persone :

gr. 160 di spaghetti cottura 12 minuti (in dispensa non avevo quelli al torchio...)
1 pomodoro San Marzano
1 piccola cipollina
1 spicchio d'aglio
gr. 30 di aringa affumicata
1 cucchiaio di pinoli
vino bianco
olio evo

Scaldare un cucchiaio di olio in una padella con uno spicchio d'aglio, una cipollina piccola tagliata a rondelline e i pinoli. Dorare e aggiungere l'aringa spezzettata a pezzetti piccoli, sfumare con il vino bianco. Tagliare a dadini il pomodoro privato dei semi, unirlo al sugo e cuocere per un paio di minuti.
Cuocere la pasta in acqua salata e scolare al dente e condirla con il sughetto.
Sabrina

3 commenti:

  1. L'aringa era affumicata o semplicemente salata? Ciao Rosalba

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  2. Rosalba l'arringa è affumicata. Ne basta veramente l'odore, devi quasi scioglierla come si fa per le acciughe.
    E' buonissima credimi, da scarpetta!
    Grazie e un abbraccio.

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  3. Questi spaghetti sono da provare. Complimenti x la rietta. Ciao da Tuorlo e Francy

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